Pavel A. Florenskij

Approdato alla teologia e al sacerdozio dopo studi di matematica e fisica, passando attraverso la filosofia, la storia dell'arte, la linguistica, l'epistemologia, Pavel A. Florenskij resta nella storia del pensiero russo come una delle figure più geniali del secolo XX: le sue opere nei vari campi del sapere hanno infatti lasciato una memoria indelebile, nonostante il suo contributo alla riflessione teologica stia venendo alla luce solo negli ultimi decenni. In tal senso, l'oblio del luogo del suo martirio, dopo duri anni di lager in Siberia, è una parabola dell'oblio nel quale era stato costretto il suo pensiero. Questo fu sempre accompagnato da una vigorosa testimonianza di credente e di padre, come attestano soprattutto le lettere inviate ai familiari. In effetti a suo parere l'esperienza religiosa è il luogo della comprensione dei dogmi, al cui centro irradiante - sulla scorta dei Padri orientali - sta la figura della Sapienza che pervade tutte le cose riempiendole della presenza di Dio. L'accostamento alla verità è pertanto frutto di contemplazione, lontano dal razionalismo teologico che pretende rinchiudere la medesima verità nelle nozioni elaborate dagli umani. La contemplazione è il metodo anche per la scoperta della natura, la cui identità non è scorta dall'occhio "neutrale" dello scienziato, bensì da chi vi sa cogliere la traccia della Sapienza.

Autore
Natalino Valentini
Anno di pubblicazione
2004
Traduzioni
Tradotto in:
Russian
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