Bilingual

Per essere definiti bilingui non è necessario avere una padronanza perfettamente bilanciata delle lingue conosciute, sostiene Grosjean, né occorre esserlo divenuti sin da bambini (e sicuramente un bilingue non è per forza un traduttore nato). Basta saper usare due o più lingue (o dialetti) nella vita di ogni giorno, alternandoli a seconda della situazione nella quale ci si trova o dell’argomento del quale si sta discutendo. I bilingui smettono allora di essere una rarità, per arrivare anzi a rappresentare quasi la metà della popolazione mondiale. In questo libro accurato e affascinante, l’autore prende in esame una serie di idee preconcette (tra cui quelle appena viste) e ne smonta in modo sistematico i presupposti attraverso l’esame dei più rilevanti fenomeni riguardanti il bilinguismo e i bilingui, dal cambiamento di codice ai prestiti e alle interferenze (grammaticali, fonetiche, lessicali). Se i genitori di un bambino decidono di crescerlo nel bilinguismo, quali strategie, quali accorgimenti usare, quali errori sono assolutamente da evitare? E che ruolo può svolgere la scuola? Grosjean non manca di rispondere a queste preoccupazioni, mostrando inoltre chiaramente che il bilinguismo, a lungo termine, non determina alcun ritardo nell’acquisizione del linguaggio, né può creare problemi di altro tipo nei bambini; al contrario, presenta invece diversi vantaggi cognitivi. Un libro per tutti: studenti di lingue, di scienze dell’educazione o di psicologia cognitiva, genitori, insegnanti che hanno a che fare con minori stranieri, ma anche per bilingui che (come l’autore stesso in gioventù) si sono forse smarriti e avrebbero bisogno di un libro come questo per ritrovarsi, aprendo per la prima volta gli occhi sulla loro identità linguistica e culturale.

Autore
François Grosjean
Anno di pubblicazione
2010
Traduzioni
Tradotto in:
Italian
Da:
Mimesis (2015)
Con il titolo:
Bilinguismo
Editori associati (tassonomia)